Il testo di QUATTRO STAGIONI A RIO di PIETRO SAINO
“Quattro stagioni a Rio” è il secondo estratto dall’album del cantautore magentino Pietro Saino.
Il videoclip, pubblicato il 27 Febbraio 2018, vede la redia di Miriam Gregorio ed è il secondo singolo estratto dopo “L’elogio dell’errore” contenute entrambe in “Canzoni sovrappensiero” distribuito dall’etichetta La Stanza Nascosta Records e promosso da Verbatim Ufficio Stampa.
Il testo di “Quattro stagioni a Rio”
Quando…
Quando eri gelosa ancora prima che ci frequentassimo.
Quando hai preso la mia mano, nel buio, sentivo forte il battito.
Quando di notte poi quel suono un messaggio, eri sveglia…cercavi me.
Quando quel giorno hai smesso a tutti i messaggi di rispondere.
Quando per un viaggio intero, in treno, hai parlato solo tu.
Quando ti ho dato un po’ impacciato, quel bacio, e tu non ti sei mossa più.
Quando non avevi voglia di andare a dormire per stare con me.
Quando poi all’improvviso non andava più bene fare le tre.
…e quando anche il ricordo rischierà di svanire, io questa canzone scriverò.
Quando mi hai fatto quel regalo, un quadro, che hai dipinto tu per me.
Quando c’era la bufera ed abbiamo dormito stretti io e te.
Quando, noi mano nella mano davanti alla gente saltellavamo.
Quando deluso, quel quadro, io l’ho buttato… ma che stupido.
…e quando anche il ricordo rischierà di svanire, io questa canzone scriverò.
Quando allungavi entrambe le gambe e le appoggiavi sulle mie.
Quando a casa tua ho posato una rosa e son scomparso tra le vie.
Quando prendevi la mia testa e mi tranquillizzavi …non so come.
Quando quell’ultima volta che ti ho vista ho litigato con te.
…e quando anche il ricordo rischierà di svanire, io questa canzone scriverò.
Quando per chiedermi di uscire insieme, scrivevi “sai pensavo che…”.
Quando cercavi di insegnarmi a ballare e ti facevo ridere.
Quando non volevi mai che finissero quelle telefonate.
Quando quel giorno di maggio hai preso poi la tua decisione.
…e quando anche il ricordo rischierà di svanire, io questa canzone scriverò.
…e ora io non sono pronto
a ritrovarti tra le gente
abbiamo condiviso il mondo
ti sento cinica e distante
relegato sullo sfondo
non so far finta di niente
Ma tutti quei ricordi
risuonano al mattino
uno strumento triste
suonato in un teatrino
li protegge una canzone
che è custodia di un violino.