Savage: un ritorno che tanti aspettavano. L’intervista su MIE.
Un ritorno tanto atteso di un artista che ha segnato grandissime pagine della New Wave, della disco e del grandissimo pop digitale degli anni ’80.
Torna in scena Roberto Zanetti, in arte Savage che in tanti anni di grande carriera lo abbiamo conosciuto anche come autore e collaboratore di tanti grandissimi nomi, da Alexia a Zucchero.
Il nuovo disco oggi, anche in edizione doppio vinile trasparente: “Love and Rain”, pubblicato da DWA Records. Torna il suono che abbiamo lasciato da quel “Tonight” del 1984, con le opportune bellezze di stile in questo futuro che viviamo ma con la grazia ed il mestiere che rende forti tutte le soluzioni melodiche. E sembra che il tempo non sia passato…
I Love You, il videoclip ufficiale.
L’intervista a Savage.
Ovviamente non parliamo solo di musica emergente e per noi è un onore ospitare un grande artista come te. Tornato in scena come cantautore dopo tanti anni. Perché tutto questo tempo? Inevitabile chiedertelo…
A fine anni 80 la musica dance elettronica era cambiata per lasciare posto all’”House”. Io come Artista non avevo intenzione di cambiare stile e seguire le mode del momento e pertanto mi dedicai alla produzione discografica e composizione per altri artisti, con grande successo perchè lanciai Alexia, Double you, Ice Mc, Corona….
Ho deciso di tornare oggi perché mi sentivo di poter dire ancora tante cose, sempre nel rispetto del genere che mi aveva formato in quei mitici anni. Ho affrontato la scrittura dei nuovi brani fregandomene delle classifiche e delle mode, ho fatto un progetto tendenzialmente per me, i miei fans e tutti gli amanti degli anni ’80.
Da artista, come hai ritrovato la scena che hai lasciato?
Per quanto riguarda la mia scena ho trovato migliaia di persone che ancora oggi ascoltano il mio unico album di studio del 1983. Persone che hanno poi trasmesso la loro/mia musica ai figli e quindi ho ritrovato diverse generazioni di fans.
Sembra quasi che il tempo si sia fermato. I canali sociali oggi ti mettono in contatto con tutto il mondo. I miei brani di punta degli anni 80 sono perennemente in classifica in alcuni paesi da anni e anni.
MIE Vol.15, la playlist di Marzo firmata Musica Italiana Emergente.
Dagli anni ’80 ad oggi i generi musicali sono cambiati. Dov’è finita quella pop-dance di cui sei sempre stato maestro? Qual è la pop-dance di oggi?
La popdance che facevo io oggi si chiama Italodisco ed è diventata un fenomeno di culto di cui spesso vengo nominato “il re”. Alcuni gruppi di oggi si ispirano a quel genere ed hanno originato uno stile musicale chiamata New Italodisco.
In Polonia esiste una sorta di Italodisco cantato in lingua locale chiamato “Disco Polo”. La pop dance di oggi, in Italia , sono quelle canzoni “raggaeton” cantate in Italiano tipo Boomdabash o J-Ax.
“Love and Rain”: un disco d’amore o di vita sociale?
Come dice il titolo è un disco d’amore, ma ci sono un paio di brani più rivolti al sociale quali “where is the freedom” in cui parlo dei cambiamenti climatici, oppure “80 musica” dove parlo degli anni ’80. Il resto delle canzoni sono incentrate sull’amore. “I love you” è una perfetta dichiarazione d’amore.
Perché non un video in stile come si usava un tempo?
Non saprei, avevo voglia di raffigurare l’amore e mi è venuta l’idea di una storia d’amore iniziata tra bambini che poi crescono e passano una vita insieme fino all morte della donna e il compagno che portandole i fiori ricorda tutti i momenti felici della loro vita…una vita insieme, quale più bella storia d’amore.
E per finire: tornato di prepotenza il vinile. In qualche modo secondo te la musica sta tornando indietro anche?
La musica è sempre stata creata ispirandosi a qualcosa di già sentito. Proprio per questo le canzoni moderne hanno tutte come fonte di ispirazione brani del passato. Gli anni 80 vengono spesso saccheggiati perché hanno sfornato canzoni bellissime e indimenticabili. Nel mio caso ho volutamente creato un album scritto e composto come se fosse nato in quei mitici anni.
La musica si ispirerà sempre a qualcosa del passato, lo facevano già nella musica classica. Il ritorno del vinile è la voglia di possedere qualcosa che la musica liquida non ti da. Tanti comprano il vinile per tenerlo nella libreria e poi ascoltano lo stesso album su Spotify.
L’album di Savage su Spotify.