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Recensione: Gianmaria Testa – Prezioso

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Salvatore Imperio
di Salvatore Imperio

Prezioso è il titolo dell’album di Gianmaria Testa uscito a inizio 2019, a tre anni dalla scomparsa di uno dei più grandi autori della musica italiana.

Questo album, curato da Paola Farinetti, moglie dello stesso Testa, potrebbe essere superficialmente etichettato come album postumo e invece racconta dell’immortalità di Gianmaria Testa come uomo e che con la sua arte rappresenta il rispetto della parola e del ruolo laicamente sacro della canzone.

Ascoltando questo album si rafforza l’idea di un uomo che ci guida verso la libertà di pensiero e attraverso la costruzione di una consapevolezza; ci aiuta a scappare dalla gabbia dell’ignoranza latente che aleggia nell’aria e nelle menti di chi subisce tutto senza mai mettersi in discussione.

Povero Tempo Nostro, il videoclip ufficiale



Un album che ci aiuta , anzi, che mi aiuta a liberarmi dai mostri del virus più letale di tutti: quello del lasciarsi andare, del perdere la curiosità e del non godere della bellezza (parola di cui tanti si fregiano ma che in pochi difendono) e nel subire le truffe camuffate tra le note che imperversano nei media tradizionali.

 

Il titolo di questo album è rappresentativo ed in quella sola parola si rappresenta l’importanza di Gianmaria Testa, prezioso per la musica italiana e forse non riconosciuto come uno dei punti di riferimento per il cantautorato italiano a livello popolare ma sicuramente riconosciuto dal mondo della musica italiana tanto da essere uno dei punti di riferimento per i tanti artisti, cantautori ed interpreti del panorama indipendente.


Note sul disco

Clicca qui per acquistare l’album.

Il disco imperfetto e inaspettato, come si legge sul sito ufficiale del cantautore, “è costituito da registrazioni imprecise, per lo più fatte a scopo di deposito Siae o per farle sentire ad altri artisti, con uno strumento che è poco più di un Iphone e si chiama Zoom. Sono tracce uniche, non separate, con rientri e rumori che abbiamo cercato di correggere, sono provini, bozze di lavoro da tenere come base per futuri arrangiamenti e futuri lavori. Sono canzoni mai uscite o uscite, come spiegherò, in altre versioni e in altri contesti, mai, comunque, in questa forma. È un Gianmaria al lavoro, quello che sentirete qua sopra, un artista nel pieno movimento del suo pensare e del suo riflettere. Un privilegio sentirlo così, un privilegio che ho voluto condividere perché pensavo ne valesse la pena, perché non era giusto tenerlo solo per me”.

 

Essere conquistati dalla poesia nella canzone

Sarete conquistati da “Povero nostro tempo”, prima canzone dell’album che ha tutto quelle caratteristiche del ruolo del cantautore: fotografare la realtà che seppur impietosa come raccontata nella canzone, riesce ad essere anche più fedele dei libri di storia.

Un album che scorre via veloce e ritorna per diventare l’elemento in cui Gianmaria Testa resta sempre presente e, come detto prima, attraverso la sua poetica è riuscito a conquistare l’immortalità.

 

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