Musica Italiana Emergente

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Musica Italiana Emergente intervista KUTSO

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Il nostro Gianluca “Treno” Zanella intervista KuTso, band che unisce provocazione e frenesia musicale. Dopo aver aperto gli show di Bugo, Radici Nel Cemento, Nobraino, Bud Spencer Blues Explosion, Roberto Angelini, Pier Cortese e Mannarino hanno pubblicano nell’estate 2011 il loro primo EP “Aiutatemi”, prodotto dall’etichetta 22R.

 
 
Da quanto tempo suonate insieme?
La band esiste in quanto tale dal 2006. Prima di quella data si trattava essenzialmente di un mio progetto electro solista nato nel 2001.

Come vi siete avvicinati al mondo della musica?
Io (Matteo Gabbianelli) all’età di 14 anni sognavo di prendere l’autobus per andare a scuola indossando una camicia di flanella a quadri e jeans strappati, tenendo i capelli lunghi e avendo due paia di bacchette che spuntavano dallo zaino. E’ per questo motivo che ho cominciato a suonare la batteria.
Riuscite a dedicarvi solamente alla musica?
Sì, sia suonando che insegnando o producendo musica di altri nel nostro studio di registrazione, la kuTso Noise Home.
Come vi spiegate il grande successo di pubblico?
Quale successo?! Hai voglia quanto c’è ancora da lavorare…Per ora abbiamo avuto un discreto consenso, ma non è nulla a confronto con quello delle band di punta dell’underground che vogliamo raggiungere e superare quanto prima.
Quanta gavetta avete fatto prima di imporvi sulla scena?
La stiamo ancora facendo, quando ci saremo imposti realmente, allora potrò rispondere…
Cosa vi sentireste di consigliare ad un gruppo di ragazzi indecisi se dedicarsi allo studio o alla musica?
Dedicatevi a quello che ritenete più importante per la vostra vita.
Come definireste la vostra musica?
Insolente, sgangherata, dirompente, fulminea, inopportuna.
Vi ispirate a qualcuno in particolare?
Vogliamo diventare noi stessi fonte di ispirazione, non abbiamo miti, né maestri. Il nostro è un percorso di vita in continua rivoluzione.
Come vedete la situazione della musica indipendente nel 2014?
rosea, in Italia e forse nel mondo non ci sono mai state così tante opportunità e proposte come in questo periodo storico proprio grazie alla tanto declamata morte del mercato discografico.
Voi ci andate ai concerti di gruppi emergenti?
Ogni tanto sì. I Fast Animals And Slow Kids crediamo siano una delle realtà più interessanti ora.
Il complimento più bello che avete ricevuto?
Una volta abbiamo aperto il concerto dei Ministri a San Benedetto; al termine della nostra esibizione un ragazzo è venuto da noi e ci ha detto: “I Ministri hanno fatto un grosso errore a mettervi in apertura…”
 
Gianluca Zanella

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