Musica Italiana Emergente

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MPM Producer racconta il nuovo singolo. L’intervista su MIE.

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la redazione di MIE

MPM Producer ci racconta “Reborn”, il nuovo singolo: una canzone che affronta con schiettezza e semplicità la frustrazione che deriva dal dipendere dalla società e dalle circostanze che ci vengono imposte da terzi. Un brano deciso ed impegnato, dalla forte carica emotiva.

Lo abbiamo intervistato per scoprire qualcosa di più su di lui e sul suo progetto.

 

 

Reborn, il videoclip ufficiale.

 

 

 

L’intervista a MDM.

Benvenuto su MIE, il portale dedicato alla Musica Italiana Emergente. Raccontaci qualcosa di te, chi è Marco Porrà?

Ciao! Ho alle spalle qualche anno di varie esperienze musicali.

Dieci anni in una punk rock band (Wallcrush), studi al conservatorio (musica d’avanguardia e sound engineering) e tanto allenamento nel mio piccolo studio.

Dopo tanti anni, ho voluto provare a miscelare le varie esperienze acquisite per dar vita a un progetto personale.

Parlaci del tuo nuovo singolo, Reborn.

“Reborn” è il pezzo che forse più sintetizza le intenzioni dell’imminente progetto, sia in termini di concept, sia in termini di scelte compositive.

Rinascere, sapendo che certe ambizioni non ti abbandoneranno mai.

E se anche queste stesse ambizioni rischiano di diventare delle ossessioni, trovare comunque grazie a loro un’ identità.
Identità che spesso viene occultata dalle dinamiche del lavoro e della società.
Musicalmente, ho voluto provare a mischiare il punk rock dei miei anni nella band con le sonorità urban.
Il beat delle strofe è un riarrangiamento di un beat del produttore americano Kato on the Track.
Ho poi lavorato i samples a dovere per farli suonare col muro di chitarre e creare varietà all’interno del pezzo.

 

MIE Vol.16, la playlist di Aprile firmata Musica Italiana Emergente

 

Oggi la situazione per gli artisti emergenti in Italia è tutt’altro che semplice. Qual è il tuo punto di vista a riguardo?

Per ragioni lavorative, sono dovuto emigrare e attualmente vivo in UK.
In parte, confermo quel che si dice: i concerti iniziano molto prima e in grandi città come Londra, in generale, mi sembra di vedere una maggiore partecipazione del pubblico.

A dirla tutta, però, mi sono convinto che a prescindere dal luogo in cui ti trovi, mettere su un progetto musicale richiede tanta esperienza, tanto lavoro e tantissima pazienza.

Niente scorciatoie, da nessuna parte.

Quali sono gli artisti del panorama nazionale (o internazionale) ai quali ti ispiri per comporre la tua musica?

Ho sempre ascoltato molta più musica internazionale.

Nasco col punk-rock di fine anni 2000 (Blink-182, Sum 41, Offspring, NOFX…), per poi scoprire varie forme di rock.
Negli anni di produzione, sono rimasto colpito da tanti produttori , come Skrillex, Deadmouse, Prodigy… hip hop come Metro Boomin e DJ Mustard e perchè no , i nostrani Charlie Charles, Sick Luke…
Tutto questo, ha generato un progetto che sento vicino a sonorità di Fever 333 o primi Enter Shikari.

Comunque, da dieci anni a questa parte, il rap italiano in tutte le sue forme è entrato prepotentemente nei miei ascolti e il mio progetto ne è stato influenzato.

Accompagnerai la tua ultima uscita con qualche live? 

L’idea è quella, ma purtroppo non subito.
Preferisco prendermi un pò di tempo per capire come valorizzare al meglio il progetto in live.
Per ora attendiamo e studiamo la situazione.

Questo singolo anticipa per caso l’uscita di un EP o di un disco?

Ebbene …si! Questo e (forse) altri singoli preannunciano il primo EP. State connessi…

Quali sono – musicalmente parlando – i tuoi progetti futuri? 

Vorrei riuscire a sfornare costantemente degli EP, nei prossimi anni.

Continuo a produrre e vediamo come va.
Fare tutto in maniera autonoma non è semplice, ma sono motivato.

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