MIE a tu per tu con gli Sluggish Tramps
Gli Sluggish Tramps nascono alla fine del 2010 e verso la fine del 2012 registrano il loro primo EP “My Rage”. Il 3 aprile 2015 esce il loro primo disco, “El Peregrino”, registrato per “Urban Records”. Tra le loro esperienze live si possono annoverare diverse aperture a gruppi notti come i Nobraino e il Management del Dolore Post Operatorio oltre che la partecipazione a grandi festival indie.La loro musica è un energico mix di rock-blues, funky e progressive rock con testi in inglese e italiano. Noi di MIE siamo rimasti molto affascinati da “El Peregrino” tanto da eleggerlo come album della settimana sul nostro sito e da preparare quest’intervista per conoscere più a fondo l’anima di questi ragazzi.
Ciao ragazzi, iniziamo da una domanda facile. Come avete iniziato a suonare e quando avete deciso di unirvi artisticamente sotto questo nome “Sluggish Tramps”?
Il nostro percorso come “Sluggish Tramps” è iniziato nel 2010 con una formazione totalmente diversa da quella attuale. Poi qualcuno è morto dentro, qualcun altro è emigrato e per magia pare che siano passati ben 3 anni (prima e ultima stronzata che diciamo, promesso). E’ solo dall’inizio del 2013 che ci siamo stabilizzati diventando quella che è la band di adesso. La scelta del nome è ricaduta su “Sluggish Tramps” che significa “Viaggiatori Lenti” in quanto l’idea del “Viaggio” è un’idea che emerge anche dai nostri testi e ci affascina molto che il viaggio stesso sia “Lento”, cioè goduto e assaporato piano piano, osservando ogni particolare di un paesaggio e soppesando ogni passo del proprio cammino.
So che è difficile parlare di se stessi, ancor di più quando si parla di musica ma voi come definireste il vostro sound? Io vi ho notato qualche nota di rock-blues, di progressive e anche qualcosina di grunge…Ho ragione?
E’ sempre stato difficile per noi dare un genere alla nostra musica in quanto ognuno di noi viene da esperienze musicali e gusti totalmente differenti. Qualcuno di noi ama il funky, qualcuno il blues, qualcuno il grunge… Alla fine abbiamo scelto di mettere l’etichetta “indie blues” in quanto, pur non riconoscendoci nelle sonorità di ciò che comunemente la gente pensa possa essere l’”indie”, noi siamo “indipendenti” soprattutto da tanti schemi che appartengono a tanti altri gruppi del panorama italiano attuale. Il “blues” più che altro è la radice di tutto il nostro suono che nonostante sia molto vario possiede sempre quel connotato “bluesy”.
Veniamo al vostro album “El peregrino”, come mai questo titolo? Vuole forse suggerire al lettore un percorso ideale da seguire abbandonandosi alla vostra musica?
Il pellegrino (“El Peregrino”) è un gigante mitologico, l’antagonista della razionalità inculcata dei nostri tempi. Guarda più in alto, oltre le strutture, le mura, i castelli. Lui va oltre, il punto fisso non lo perde mai, è consapevole di quello che ha vissuto e di quello che vivrà. Ormai non ha paura. Il disco racchiude il cammino sia fisico che interiore di questo gigante del quale noi vorremmo seguire le orme. Infatti anche l’ordine nel quale abbiamo messo le tracce dell’album è il nostro modo di proporre a tutti questo viaggio per come lo abbiamo sognato noi. Ognuno poi potrà costruire la sua esperienza nel percorso di ascolto.
Tra i vostri brani figurano sia pezzi in italiano che pezzi in inglese, con quale lingua vi sentite maggiormente a vostro agio?
Sino ad ora la scelta dell’inglese è stata adottata perché sentivamo che alcuni pezzi potessero esprimere al meglio il loro potenziale comunicativo e artistico utilizzando tale lingua. Tuttavia abbiamo in mente in futuro di abbandonare (anche gradualmente, si vedrà!) la lingua anglo-sassone per utilizzare solo l’italiano dato che è la lingua che ovviamente sentiamo più nostra e che può arrivare in modo più diretto anche verso chi ci ascolta.
Il vostro è un album “lungo”, composto da ben 13 pezzi. E’ una scelta abbastanza inusuale nel panorama indipendente dominato soprattutto da EP. C’è una motivazione dietro questa scelta?
Semplicemente avevamo talmente tante cose da dire che un semplice EP non poteva contenerle tutte. Inoltre sentiamo che sta iniziando un nuovo ciclo per noi e ci sembrava giusto chiudere il ciclo precedente fatto di live, sbornie, arrabbiature ed esperienze fantastiche con un “lungo” album che contenesse tutte queste cose.
Ora una domanda sull’attuale panorama musicale italiano; cosa ne pensate? E’ vero, come affermano molti, che è sempre più difficile fare musica da indipendenti? Al momento quali artisti colleghi apprezzate di più?
Anche secondo noi allo stato attuale delle cose è molto difficile fare musica da indipendenti. Le tecnologia sta rendendo accessibile a sempre più artisti la possibilità di produrre, registrare e promuovere la propria musica e quindi il panorama indipendente italiano si configura oggigiorno sempre più come una vera e propria “giungla” dove solo chi possiede davvero il “fattore X” oltre che una bella dose di astuzia può emergere veramente. D’altro canto pensiamo che continuando a lavorare sodo si possano comunque ottenere grandi risultati e soddisfazioni. Qualcuno di noi apprezza particolarmente i Fast Animals and Slow Kids e i Bud Spencer Blues Explosion (tanto per dirne un paio), altri invece sono rivolti di più all’estero, legati alla musica con la quale sono cresciuti.
Ho guardato su youtube alcuni spezzoni dei vostri live e devo dire che tenete il palco che è una meraviglia! E’ sempre stato così o è la tanta gavetta che vi ha donato questa sicurezza e questa grinta?
Beh, grintosi un po’ lo siamo sempre stati! Tuttavia sono stati gli anni di esperienza ad averci fatto maturare anche da quel punto di vista. Il nostro obiettivo principale è quello di far divertire, perciò prima di tutto dobbiamo divertirci noi! E noi a suonare ci divertiamo tantissimo!
Abbiamo finito! Ci volete dare qualche dritta su dove e quando vedervi dal vivo?
Attualmente abbiamo in cantiere qualche chicca che non è definitiva. Per quanto riguarda la stagione invernale ci stiamo lavorando. Ad ogni modo qualsiasi novità sarà prontamente comunicata! Quando partirà il tour mondiale tutti quanti ne saranno informati!
Grazie agli Sluggish Tramps per la bella chiacchierata, a presto e buon futuro! =)
Grazie mille a voi! È stato un vero piacere!
Alessio Boccali