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LUCA MARINO: una vita che non va più di moda. L'intervista su MIE.

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Dal palco di Sanremo del 2010 tra le nuove proposte arrivando alle strade italiane dove Luca Marino, ci dirà, trova il suo habitat naturale. Il Live è l’unica vera connessione tra la sua musica e la vita quotidiana di tutti noi.
La redazione di MIE
Esce il nuovissimo disco autoprodotto dal titolo emblematico e significativo: “La vita non è di moda”. Eclettica la sua penna che cambia faccia e apparenza, a partire da questo singolo intitolato “Margarita” altamente sociale e altamente estivo
Un tributo agli anni ’80 e ’90 questo nuovo lavoro, dalla new wave alle didattiche classiche della canzone d’autore. Si respira contaminazione duttile e libera (nel senso buono della parola), si respira voglia di fare e di non fermarsi mai.
Inevitabili ed interessanti i riferimenti sociali. Ecco un’altra penna che non ci sta all’omologazione ma che, a differenza di molti, prende distanze e non si lascia per niente macchiare dalle regole del grande commercio.

Margarita – il videoclip ufficiale


 

L’intervista a Luca Marino.

Sempre più spesso accogliamo dischi ed artisti non emergenti anche per conoscere il loro punto di vista, maturato con esperienza sul campo. Ti abbiamo conosciuto sul palco dell’Aston in quel Festival di Sanremo di circa 9 anni fa. Cos’è cambiato da allora?
Ho qualche capello bianco in più, un sana voglia di rivoluzione , ho perso una persona fondamentale nella mia vita ma ho guadagnato la fiducia in quello che faccio grazie alla mia esperienza da busker degli ultimi tre anni.
Tornarci? Che fascino ha la grande mediaticità?
Non mi dispiacerebbe tornare sul palco dell’ariston. Al mio esordio mi sono fatto molto male. Dovessi tornare ora credo mi divertirei di più.
Il fascino della mediaticità è che ti permette di raggiungere un pubblico vasto in una sola volta. È un po’ come quando suono per strada però più in grande.
Oggi sei autore e produttore delle tue canzoni. Ormai sembra essere una prassi per tutti. Un vantaggio o uno svantaggio secondo te?
Vantaggio: la libertà di produrre quello che voglio. Svantaggio: investire in un progetto molti soldi senza aspettarsi nulla in ritorno.
Avendo firmato un brano per X-Factor non possiamo esimerci dal chiederti: cosa ne pensi dei Talent?
Dipende da quale punto di vista li devo considerare. Da autore sono una grande opportunità, da artista quale sono li trovo pericolosi, da artista giovane e ingenuo come potevo essere dieci anni fa possono essere un punto di partenza ed una palestra dove formare il carattere.
Un nuovo disco, scanzonato, leggero ma anche intimo di poesia in alcuni tratti. Tante facce e tanti generi diversi. Perché questa scelta? Perché non avere un’unica direzione?
Perché amo la musica e trovo che usare diversi generi per comunicare diversi stati d’animo, considerazioni o storie a volte aiuta ad amplificarne il potenziale.
Se a 10 anni – come leggiamo dalla tua biografia – ascoltavi i Depeche Mode, oggi cosa ascolti?
Ascolto ancora i Depeche Mode, i Nirvana, i Queen, I Beatles, Ray Charles, Lucio Battistie…. Achille Lauro.
 

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