La Madonna di Mezzastrada – "Lebenswelt (il mondo della vita)": sonorità internazionali e testi rigorosamente in italiano
Lebenswelt (il mondo della vita) è il secondo disco de La Madonna di Mezzastrada, sestetto perugino dalle atmosfere internazionali, ma dai testi rigorosamente in italiano.
L’album è composto da 9 canzoni che nel complesso, tra alti e bassi, scorrono abbastanza bene.
L’impatto con i primi due brani “Il mondo della vita” e “Le vite degli altri”, è certamente forte. Ci si trova di fronte a due pezzi che sembrano uscire da una qualche cantina inglese o americana; sonorità rock tendenti talvolta al grunge la fanno da padrone e ogni tanto fanno capolino piano e synth a svariare sulle trame grintose del terzetto chitarra\basso\batteria.”Mosche” e “Piccoli drammi” meritano poi attenzione per le loro atmosfere più cupe, ma allo stesso tempo molto evocative, a me ad esempio hanno ricordato un po’ l’oniricità dell’ultimo album “Fantasma” dei Baustelle e il genio suggestivo del maestro Battiato, e questo, per quanto mi riguarda, è un punto a favore della band perugina. Un altro brano che colpisce dritto è “Vietato pensare”, un attacco alla modernità, allo svilimento dei rapporti interpersonali e all’impersonalità delle tecnologie; una tematica banale forse, ma sempre di grande attualità.
Terminato l’ascolto di tutto il disco, è chiaro, soprattutto a causa dei testi tutti abbastanza impegnati, che questo album è destinato a coinvolgere le menti più che i corpi e ad essere ascoltato più che ballato. Ma dopotutto che male c’è a non voler fare musica prettamente d’intrattenimento? Nessuno se lo si fa bene! Beh, i La Madonna di Mezzastrada con quest’album ci hanno provato, resta poi all’ascoltatore il giudizio soggettivo sul loro operato.