Il Dedalo, festival delle arti invisibili e della musica indipendente porta la sua carovana di artisti in Basilicata; 1 giugno a Baragiano e 2 giugno a Tolve (Pz)
Onstage: Ezio Noto, musicista di Caltabellotta, autore di testi in siciliano che porterà in Basilicata i Disìu fondati di recente; un progetto musicale per voce, piano elettrico, strumenti musicali a sonagli, anche rudimentali, giocattoli e altre diavolerie sonore. Ad esibirsi anche Renè Miri, cantante e sperimentatore sonoro, da sempre studioso della voce, dei suoi limiti, umana, e seguace delle tecniche utilizzate da Demetrio Stratos e dai maggiori ricercatori mondiali sulla voce con l’obiettivo di riappropriarsi di strutture e valenze dimenticate. I Taligalè, band di Villabate, in provincia di Palermo, impegnata nella sensibilizzazione del popolo nella della lotta per la Legalità e per la Pace. Non a caso il nome, Taligalè, è l’anagramma di “Legalità”. Ospiti dalla provenienti dalla Campania saranno i Cattivo Costume: un collettivo, una carovana itinerante, aperta, che trasduce un viaggio esistenziale in musica, parole, immagini, arti sceniche e performative. Dal Lazio i Pivirama di Raffaella Daino, songwriter, cantante e chitarrista siciliana di nascita e romana di adozione, musicista indipendente dall’attitudine post rock che presenta il terzo album “Fantasy Lane”, nato dir itorno dal primo tour in Inghilterra. All’attivo centinaia di concerti, anche in apertura a Patty Pravo, Afterhours, Cristina Donà, Giorgio Canali, Africa Unite, Shana Morrison, figlia del grande Van. L’attitudine sperimentale a l’audacia sono valsi ottime recensioni e la vittoria di 3 premi della critica, assegnati da Mogol e da Steve Zuckerman, (produttore americano vincitore di 3 Grammies con il disco Les Paul and friends). L’1 giugno gli artisti del Dedalo saranno affiancati dai lucani Bellitamburi, Guidati da Antonio Bruno, leader e compositore, con alle spalle collaborazioni con artisti come Antonio Infantino e i Tarantolati, James Senese, Tony Esposito… Attivi dal 1998, sono contaminati da diverse influenze, privilegiando la radice culturale e popolare.. Jake Moody, progetto che nasce agli inizi del 2012 da un idea del cantautore Diego Capace; all’attivo un album “Libertà di Espressione”; atto d’accusa control’ignoranza e l’arroganza di “chi comanda . Gli Ethn’n’roll, band lucana molto nota sul territorio per lo stile che unisce il rock prog di tradizione ai suoni acustici e virtuosi di strumenti a corde, a fiato e percussivi. Il 2 giugno tocca anche ai lucaniMamma Cannibale, con le loro atmosfere suggestive e la totale assenza do schemi. In passato sul palco a fianco di artisti come Petra Magoni e Ferruccio Spinetti degli Avion Travel, e i Nobraino… Il maestro Rocco Mentissi, direttore d’orchestra e della banda di Tolve, tastierista, compositore, arrangiatore, pianista e docente di filosofia. Suonerà, in un concerto pianoforte e percussioni, e terrà un seminario la mattina dalle ore 10:00 durante l’ aperitivo & conferenza musicata nella villa comunale sul “Tarantismo dionisiaco Lucano”. Graziano Accinni, chitarrista, autore, arrangiatore e produttore, a lungo chitarrista di Mango. Tante le sue apparizioni televisive in trasmissioni come Fantastico,Sanremo,Serata d’Onore con Pippo Baudo, il Principe Azzurro con Raffaella Carrà su canale 5. Ha condiviso i palchi di mezzo mondo con artisti come Rem, Oasis, Genesis, Solomon Burke, Spandau Ballet, DuranDuran, Marc Knoffler(Dire Straits), Sting, Pavarotti ed è stato in tour in Cina con i suoi Ethnos Group. Dal 2003 ad oggi impegnato nella ricerca e divulgazione degli Antichi Repertori della Basilicata sua terra d’origine, che illustrerà nel seminario “La chitarra popolare Lucana”. E nella stessa mattinata di domenica il Dedalo festival ospiterà il seminario su “La nuova canzone in dialetto Siciliano” tenuta Prof. Roberto Sottile docente presso la Facoltà di Lettere e Filosofia (Università di Palermo). Cosa pensano del Dedalo gli stessi artisti “Con grande orgoglio la nostra idea si sta esportando anche fuori da Caltabellotta e dalla Sicilia” – dice l’ideatore Ezio Noto e musicista dei Disiù – “Si sta a poco a poco realizzando il sogno di dar vita a un circuito di piccoli comuni Italiani e musicisti che creino punti di riferimento, di sintonia e d’incontro. Dopo la prima esperienza fuori dalla Sicilia a Pavullo nel Frignano in provincia di Modena e a Foiano della Chiana, in Toscana, sono tanti i comuni che hanno mostrato interesse all’idea e alla sua realizzazione. E cosi le ali di Dedalo si spiegano con entusiasmo verso nuovi orizzonti”. “Pur crescendo ed espandendosi ogni anno il Festival siciliano delle arti invisibili e della musica indipendente mantiene intatte le sue caratteristiche essenziali: una rassegna attenta alla musica di qualità, alla musica dell’innovazione e del coraggio compositivo, quella dell’underground, fatta di passione e impegno, che punta all’emozione più che al profitto” dice la songwriter Raffaella Daino, una delle veterane del Festiva. “Come un lucente filo invisibile, il Dedalo unisce nell’arte, nel cuore e nell’anima le persone e gli artisti che vi entrano in contatto, crea tra loro amicizia, stima e rispetto, è un respiro di libertà dice la percussionista Patrizia Ferrarini, un’altra fedelissima del festival. “il dedalo è un crocevia magnetico che va ben oltre la musica, dicono i napoletani Cattivo Costume: quand’è il tempo vi convergono uomini e donne che fanno un passaggio in avanti sul loro cammino…lì si creano sinergie che durano nel tempo e che arricchiscono dentro…”