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I Malati Immaginari: il nuovo singolo prima del disco

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la redazione di MIE

Ecco il nuovo singolo del duo abruzzese de I Malati Immaginari.

Coppia dentro cui i suoni spazzolano il dub metropolitano ma anche il pop più main stream cercando sempre soluzioni mai scontate il che ci fa piacere. Sembra una costante che pian piano ritroviamo sempre più nelle giovani voci.

Sotto la lente il nuovo singolo, “Bambola parlante” di cui troviamo anche un bel video a seguire. L’amore, l’emancipazione, l’identità. E con questo crediamo siano quasi “svelate” le direzioni di quelli che saranno i nuovi inediti che a breve troveremo nel loro disco d’esordio.

Bambola parlante, il video ufficiale.

L’intervista ai Malati Immaginari.

Nuovo singolo, nuovo passaggio per decantare poco alla volta questo esordio che sta arrivando. Perché la scelta di passare prima dai singoli? Un modus operandi assai retrò ma forse sempre efficace…

Così è il mercato. L’album fisico acquistabile con 20 euro appartiene alla storia. Oggi a 10 euro al mese hai tutta la musica del mondo a disposizione. Ovvio che pubblicare un album intero, se non sei un nome da cartellone, non ha senso. In questo senso sì, è un modus operandi sempre efficace, in quanto la macchina del marketing lavora su ogni singolo brano riducendo gli “sprechi”.

Oggi una band non può più permettersi il “riempitivo” all’interno di un prodotto, se la piattaforma di streaming, nel momento esatto in cui ascolti quel riempitivo, ti dà centinaia di suggerimenti diversi fra “gli artisti simili”. Non condividiamo, ovviamente, tali logiche. Siamo cresciuti con gli album dei Nirvana, dei Radiohead e dei Depeche Mode, dischi complessi nella loro semplicità, e abbiamo sempre preferito un album alla compilation, oggi playlist. Ma evidentemente apparteniamo a una specie in via di estinzione…

Che poi la vostra vera origine sono i live. Voi nascete prima dal vivo o sbaglio?

I Malati Immaginari nascono dal vivo per due motivi. Innanzitutto perché noi suoniamo molto spesso. Almeno 3 volte a settimana, se non abbiamo live in calendario, ci vediamo in sala prove. Siamo un progetto live perché con i nostri strumenti in mano ci sentiamo in pace con noi stessi.

Inoltre, inutile negarlo, siamo una band live anche perché, leggi per la domanda precedente, non è facile per il musicista sopravvivere con lo streaming. Se non sei in top ten, i guadagni sono irrisori. L’intera macchina della musica si fonda sul live e spesso per il cantante o la band è l’unica fonte di guadagno. E poi suonare dal vivo ci piace proprio tanto…

La pandemia in che modo ha condizionato o creato il vostro suono?

La pandemia ha stravolto il nostro suono. Noi nasciamo a ottobre 2019, a pochi mesi dal primo lockdown. Suonavamo con una “ingombrante” batteria. Il lockdown ci ha imposto l’ingresso in formazione del cajon, per motivi di spazio, di volumi casalinghi, e poi alla riapertura per motivi di distanziamento, il musicista dal vivo non può più occupare molto spazio.

Laura ha sviluppato il suo sound a partire proprio dal cajon e arricchendolo con il suo set di percussioni. Dario ha ridotto la “postazione” synth introducendo una loop station, quindi “ingrossando” il suono dal vivo pur rimanendo in due e senza alcun utilizzo di basi.

“Bambola parlante”, leggendo in giro, ha diversi piani di lettura. L’amore da una parte, il risveglio sociale dall’altro. Quale prendiamo per buono?

Bambola Parlante nasce da una storia d’amore distruttiva. Fotografa il momento della rinascita dopo la separazione. In questo senso c’è chi l’ha letta come simbolo di riscatto e ne ha suggerito una interpretazione “sociale”. Nelle nostre intenzioni non vi è nulla di tutto ciò. Noi raccontiamo le nostre vite focalizzandoci sulle relazioni umane, siano esse sentimentali o di altra natura.

Ovviamente ciò non impedisce a chi ascolta di trovare significati diversi dalle nostre intenzioni. Tutto questo ci fa molto piacere, in quanto un testo che stimola diverse reazioni emotive o intellettuali per noi è motivo di orgoglio. Quindi, ben venga una lettura sociale, ma non è nostra intenzione veicolare messaggi sociali con la nostra musica.

Piuttosto, ci fa piacere se c’è chi ascolta i Malati Immaginari per trovare la forza di un riscatto. Perché per noi i Malati Immaginari sono stati comunque un modo per cambiare in meglio la nostra vita. Noi siamo il nostro riscatto sociale.

E diteci di questo disco in arrivo… cosa dobbiamo attenderci? E quando soprattutto…

Il nostro disco si chiamerà molto probabilmente “Schiena Contro Schiena”, conterrà cinque brani registrati ormai un bel po’ di mesi fa. Fotografa la nostra doppia anima musicale, quella più elettronica, fredda e sintetica dei primi due singoli, e quella più calda e “acustica”, che ruota attorno alle chitarre acustiche, come per il singolo che ne anticiperà l’uscita.

E, se da un lato ci piace giocare con vari colori nel sound, il mood si muove sempre in territori nostalgici e riflessivi. Dicevi quando uscirà… La primavera è momento di rinascita per la natura, e noi tutti abbiamo bisogno un po’ di rinascere, quindi…

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