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Giorgia Bazzanti: un nuovo album e una presentazione oltre ogni aspettativa.

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la redazione di MIE

Sabato 30 Novembre , con il patrocinio del Comune di Marsciano (PG), la collaborazione della biblioteca comunale “Luigi Salvatorelli” e del Teatro del Vino, Giorgia Bazzanti ha presentato il suo nuovo album “Non eri prevista” prodotto da Guido Guglielminetti (psr factory).

Ad accompagnare Giorgia, Andrea Cardoni (chitarra), Francesco Zepparelli (chitarra), Elena Costanzi (performer), Sabrina Bazzanti e Michele Capoccia (presentatori).

Giorgia è autrice dei testi di Famme giocà, Guerra e baci, Ninnà, Le finestre non dormono mai, Lucida. Tra le altre canzoni: Se questo non è amore, scritta da Gianmaria Testa e lo stesso Guglielminetti, Non essere vento di Franco Vietti, Adesso guardami di Roberta Di Lorenzo e Viaggiatori d’occidente di Ivano Fossati, suonata con gli stessi musicisti che la suonarono con lui al tempo.
Tra i musicisti, oltre Guglielminetti: Carlo Gaudiello, Elio Rivagli, Fabrizio Barale, Claudio Fossati, Chiara Di Benedetto, Chiara Giacobbe, Simonetta Baudino, Marianna Giraudo, Gianni Manzi.

“Non eri prevista” su Youtube

L’intervista a Giorgia Bazzanti.

Ciao Giorgia e bentornata su MIE. Da poco è uscito il tuo nuovo album “Non eri prevista” che hai presentato nella tua Marsciano. Com’è andata?

Giorgia Bazzanti durante la presentazione del nuovo album prodotto da Guido Guglielminetti (psr factory). Foto di Giulia Bartocci.

Sono stata accolta da una grande partecipazione e un grande calore. Questi due anni e mezzo sono stati pieni di treni e regioni diverse.
I viaggi, il paese in cui ho registrato questo disco e i paesi d’origine dei grandi artisti ai quali sono dedicati i premi nazionali raggiunti quest’anno, mi hanno insegnato una cosa tra le tante: anche il più piccolo luogo, attraverso la musica, riesce a superare confini di spazio e di tempo, e le persone e il tipo di atmosfera e di contesto contribuiscono a fare la differenza. E mi piaceva l’idea di tornare e ripartire da qui a da quella che sono ora.

Tanta gente, anche da fuori, ha partecipato a questo tuo ritorno con un album che sta raccogliendo ottimi riscontri. Come hai vissuto questo ritorno con la presentazione di questa nuova “creatura”?

Sono stata molto felice del fatto che c’erano persone della mia città ma soprattutto provenienti da fuori e anche sconosciute… in piedi, sedute per terra e che addirittura sono rimaste fuori perché non c’era più posto!
Un’empatia ed un’emozione generale culminata in una “standing ovation” finale inaspettata che mi ha davvero commosso. Abbiamo condiviso parole, musica, gesti, lacrime e risate. Sono stata felice per la stima dimostrata sia a livello artistico che personale.

Parliamo del luogo in cui hai voluto presentare l’album: biblioteca comunale “Luigi Salvatorelli”. Un luogo insolito in cui presentare un nuovo album o forse sono proprio le biblioteche che potrebbero dare spazio alla musica “emergente”?

Mi piaceva l’idea di un luogo insolito, tra i libri, per una presentazione senza “quarta parete”, intima e raccolta, in una cornice che avesse una storia.

L’album su Spotify


Non è stata solo la presentazione di un album ma un avvenimento culturale?

Lo hanno in effetti definito così! Ho parlato un pò delle canzoni, del lavoro in studio e la musica si è unita a parole che hanno toccato i vari temi del disco: identità, coraggio, libertà, forza, sensibilità, il valore del viaggio e della conoscenza di sé e dell’altro. La musica si è unita anche alla letteratura e al teatro.
Ho infatti voluto che ci fossero due estratti ai quali tengo molto, uno dall’ “Antigone” (Anouilh) e uno da “Piccola Amazzone” (Gualtieri). C’è stata poi l’interpretazione di un mio brano (“Lucida”) nella lingua dei segni.

Parliamo dell’album. Due anni di lavoro che hanno coinvolto tante persone e Guido Guglielminetti che ha saputo intercettare la tua anima da artista e ci sta regalando belle emozioni attraverso le canzoni che scrivi e interpreti come “Famme giocà”, “Le finestre non dormono mai” e “Lucida” per fare qualche esempio.
Anche a livello interpretativo vogliono citare un paio di canzoni come “Non eri prevista” e “Se questo non è amore”, scritta da Gianmaria Testa e lo stesso Guglielminetti.
Raccontaci un po’ quali sono state le emozioni, i sacrifici e l’enorme lavoro fatto su te stessa per dare la giusta interpretazione alle canzoni di questo album.

Foto di Ilaria Monetari

Ritrovarmi di fronte a questi brani è stata una grande emozione ma anche una grande responsabilità. Per me lo studio e la ricerca sono da sempre molto importanti e fondamentali e, nell’interpretare e nel calarmi in queste storie, c’è stato un grande lavoro che mi ha assorbito totalmente.
Ad accompagnare i testi scritti da te,  Gianmaria Testa e lo stesso Guglielminetti, Franco Vietti, Roberta Di Lorenzo e Ivano Fossati, dei musicisti straordinari che hanno saputo dare le giuste sonorità alle dieci canzoni di questo album. Quanto è stato importante avere musicisti così per la lavorazione di “Non eri prevista”?

Prima di tutto è stato un vero onore. Collaborazioni che mi hanno arricchito sia dal punto di vista umano che professionale e con le quali condivido una certa sensibilità. Siamo come collegati da un filo magico!

Giorgia Bazzanti su MIE – Vol.11


Prima dell’uscita dell’album, la canzone che gli dà il titolo e altre avevano iniziato a raccogliere le giuste attenzioni ad alcuni premi dedicati alla musica italiana. Vuoi raccontarci com’è andata e quali sono stati i riscontri quando sei scesa da quel pachi?

In questi due anni, con alcuni brani del disco, sono arrivata in finale ad Area Sanremo, tra i Top 20 di Area Sanremo Tour Videoclip, in finale al Premio Mimì Sarà e in semifinale al Premio Pierangelo Bertoli.
Con “Non eri prevista” ho vinto il Premio Seconda Classificata al Premio Valentina Giovagnini, e il premio della Critica e il Premio Terza Classificata al Pop Rock Music Fest.
Ho poi cantato alcuni brani in anteprima durante l’apertura di un concerto dei New Trolls e, in ognuno di questi contesti, anche diversi tra loro, ho sempre avuto un bel riscontro e ne sono davvero grata.

Adesso cosa ci sarà nel futuro Giorgia Bazzanti e “Non eri prevista”?

In questo momento sono concentrata su questo presente e mi piacerebbe continuare a portare questo album anche in luoghi “non previsti”! In quei posti un po’ nascosti e dimenticati… e che poi, magicamente, prendono vita.

Grazie Giorgia e in bocca al lupo di vero cuore.

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