Recensione: Fabryka – Echo
È uscito il 10 ottobre 2013 Echo, l’ultimo disco dei Fabryka, band pugliese all’attivo dal 2006, che per questo lavoro può vantare il prezioso aiuto di Max Casacci (Subsonica) e di Tommaso Cerasuolo (Perturbazione), che sono, tra le altre cose, gli autori di uno dei brani del disco (Un giorno perfetto).
Se dovessi accostare un genere letterario alla musica dei Fabryka, beh, opterei per il simbolismo, se altrimenti dovessi accostarli ad una corrente pittorica, sarebbe l’impressionismo. Credetemi, nelle sonorità di questo disco c’è da perdersi.
I Fabryka (Tiziana Elle alla voce; Stefano Milella alla batteria acustica/elettrica; Raffaele Stellacci al pianoforte e synth; Agostino Scaranello al basso e alla chitarra baritona Alessandro Semisa alla chitarra elettrica) sfornano un prodotto eccezionale. Il disco è stato promosso da Puglia Sound ed è distribuito dalla Snowy Peach/Audioglobe.
Echo è un disco che sa di primavera, solare, spensierato, fresco. Un gavettone di felicità e di fiorellini profumati. E potrei andare avanti così per tutto il resto della recensione, ma non lo farò. Le 12 tracce che lo compongono si districano tra sonorità ipnotiche e atmosfere che si rincorrono in un labirinto di suoni sperimentali e apparentemente rarefatti.
Il disco è un invito al buon umore, al sorriso senza motivo. I Fabryka riescono a non scadere mai nel banale, muovendosi in un mondo che ha il sapore quasi di un sogno con un cantato che varia dall’italiano all’inglese a seconda delle necessità. La voce di Tiziana dona ai brani una patina vagamente retrò, un retrò di un’epoca imprecisata, che oscilla tra gli anni ’60 e il tardo ‘500.
Echo va ascoltato attentamente, senza correre; ad ogni ascolto offre nuovi spunti di riflessione e svela ogni volta qualcosa di nuovo, nascosto tra i sapienti arrangiamenti che tradiscono le illustri collaborazioni da cui è arricchito.
I Fabryka sono forti.. teneteli d’occhio.
Gianluca Zanella