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Asia Ghergo: dal web all’esordio discografico. L’intervista su MIE.

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la redazione di MIE

Primo disco ufficiale per Asia Ghergo, giovanissima youtuber che ha conquistato oltre 80 mila persone con le sue cover acustiche fatto in casa. Omaggi alla scena indie più gettonata, spaziando dal pop alla trap.

Arriva il suo primo disco di inediti pubblicato dalla sua produzione e da Volume! dal titolo “Bambini elettrici”.

E sono canzoni leggere ma dall’anima che tradiscono inquietudine e speranza allo stesso tempo. La bellezza di questi bambini elettrici, il bisogno di crederci, il bisogno di accendere la luce sulla loro reale bellezza. In fondo siamo un po’ tutti riconoscibili dentro questo dipinto sociale…

Angeli, il videoclip ufficiale.

 

 

L’intervista ad Asia Ghergo

Un esordio importante. Cosa ti ha fatto decidere di scendere in campo? Da dove nasce “Bambini elettrici”?

Bambini elettrici nasce dal bisogno spropositato che avevo di raccontarmi e di farmi finalmente conoscere per quella che ero veramente. La gente mi aveva sempre e solo ascoltata cantare parole di altri, ma la realtà è che avevo bisogno di esprimermi davvero e l’unico modo concreto era fare un disco a mia immagine e somiglianza

Questa canzoni nascono come sono nate le cover che tanti ti hanno reso celebre in rete? Oppure hanno avuto un’altra genesi?

Ogni singola traccia del mio disco racconta una mia esperienza, positiva o negativa; racconta le emozioni che ho provato durante la mia adolescenza, il primo amore, i primi conflitti interiori.

Le cover sono qualcosa di completamente separato da quelle che sono le mie canzoni: cantare una canzone di un altro e interpretarla è una cosa, cantare un mio pezzo è mettermi a nudo, sperando di raggiungere attraverso le mie emozioni più persone possibili. È questa la cosa che più mi fa sentire viva.

MIE Vol.15 su Spotify, la playlist firmata Musica Italiana Emergente

 

E che ci dici della produzione del disco? Come nasce e con chi ci hai lavorato?

Per quanto riguarda la produzione mi sono fatta aiutare da un mio amico, Leonardo Fontanot, un ragazzo pieno di talento. Con lui mi sono trovata molto bene a lavorare, è stato da subito capace di leggermi nella mente. Senza di lui questo disco non avrebbe raggiunto le atmosfere di cui aveva bisogno. Per quanto riguarda il mix, mi sono fatta affiancare da un grande tecnico del suono, amico di mio padre, Andrea Bianchini.

Un grande riferimento artistico per questo lavoro? A chi devi molto?

La persona che mi ha ispirato ad iniziare un percorso artistico vero e proprio, che mi hai fatto venire voglia di scrivere canzoni mie è stato Calcutta. Il mio sogno è saper dare emozioni proprio come fa lui attraverso i suoi pezzi; lo ammiro davvero tanto perché è sempre stato sincero, è sempre stato se stesso, e proprio per questo ha fatto breccia nel cuore di tante persone.

E comunque il taglio delle tue canzoni non prescinde da una vita metropolitana, quasi di provincia direi… o sbaglio?

Io sono nata in provincia, non ho mai davvero saputo che significava vivere in una grande città. Mi sono sempre accontentata della mia Civitanova, è un posto tranquillo. Ogni volta che esco e vado in giro per l’Italia è sempre tutto bello, ma tornare a casa lo è di più.

Bambini Elettrici, l’album di Asia Ghergo su Spotify

E comunque c’è vita oltre i computer… e tu lo dimostri e lo canti… anzi la tua è una sfida e ritrovare la bellezza in queste nuove generazioni che stiamo etichettando troppo come figlie del web… non è così?

Con il mio disco Invito tutte le persone che avranno voglia di ascoltarlo a fermarsi un attimo e a ricordarsi di vivere la vita, a prescindere da quella che è l’era digitale in cui siamo collocati. Ricordiamoci di emozionarci, di piangere, di ridere, di uscire di casa e andare a cercare gli amici invece che limitarsi a una chat. Invito a meravigliarsi di fronte le piccole cose, a credere nell’amore e a convincersi che sentirsi bambini non è sbagliato, che prendersi il proprio tempo non è da pigri.

Ricordiamoci di maturare a tempo nostro, perché il mondo intorno a noi è troppo frenetico a volte, e va bene chiudere gli occhi e ascoltare il nostro cuore. Sii egoista se serve e renditi felice.

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