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AGA: il sogno, visioni parallele e altri punti di vista. L’intervista su MIE.

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la redazione di MIE

Era stato ampiamente anticipato dal singolo “Questa non è”, con un video e una lirica di rottura verso le forme e le abitudini della forma canzone elettro-pop.

Oggi Alessandro “Gomma” Antolini, in arte AGA, finalmente da un seguito a quella visione eterea e sospesa. Come promesso esce “Dream On”, 7 scritture distese e sospese in bilico tra esistenza e “non” esistenza… regna ovunque questo dualismo che sembra essere alla base di tutto.

Dal 5 Novembre, in rete il video ufficiale di “Respiro”: il romanticismo certamente non viene meno ma è l’amore un veicolo foriero di complicità verso se stessi prima ancora che verso la donna amata.

Respiro, il videoclip ufficiale.

 

 

L’intervista ad Alessandro “Gomma” Antolini.

L’avevi preannunciato ed eccoci qui. “Dream On” è oggi. Tra l’altro in un momento storico in bilico tra sogni e sospensioni. Sembra davvero figlio di tutto questo… è così? Quanto lo senti vicino all’attualità?

Credo sia un diritto per tutti Noi poter continuare a sognare sempre anche e soprattutto in questo momento in bilico come hai sottolineato tu. “Dream On” è un disco che parla d’amore e rabbia velata, con immaginazione miscelata alla realtà. Non lo sento vicino ad una attualità in particolare ma sento che deve esser definito un disco per momenti come questi in cui la voglia di sognare riesce a portare avanti la quotidianità.

Profeticamente potremmo far tornare ciclicamente le parole questa non è… secondo te, tutto questo che accade cos’è?

Sembra assurdo, eppure sono proprio questi momenti che mi insegnano a prendere il meglio adattandomi alla realtà. Potrei parlare per ore ma, sapendo che è un momento difficile, credo sia meglio da subito esser propositivo. Infatti ho potuto creare e ultimare il mio lavoro con difficoltà dovuta al momento che ho vissuto e che viviamo tutt’ ora.

MIE Vol.23: la playlist di Novembre di Musica Italiana Emergente

 

Ma tornando alla musica: “Dream On” lo sento un lavoro di indecisione tra realtà e visioni istintive, tra quel che sarebbe giusto e quel che in fondo è solo dentro l’immaginazione. Nel quotidiano, AGA come si rapporta di fronte questo bivio?

La decisione sta nell’accettare l’ indecisione oppure trovare una soluzione che mi permetta di affrontare il quotidiano. Il “qui ed ora” suscita immagini che per me sono da sempre fonte di ispirazione e mi spingono a comporre come fossi un pittore che usa le note al posto dei colori, creando il mio sentire con suoni che mi appartengono.

Nel suono hai rispolverato tante reminiscenze del passato o sbaglio? Posso chiederti perché?

Quando inizio a comporre non mi prefiggo nulla ma da sempre adoro poter miscelare il suono contemporaneo con quello vintage. E’ l’istinto che mi guida ed i mezzi che ho a disposizione per dare voce alla mia espressione musicale. Il resto lo fanno gli ascolti che ho e tutto ciò che riguarda la mia origine di batterista. Il vero regalo che mi sono fatto è stato finalmente usare gli archi nelle composizioni suonati egregiamente da Marica Casadei.

E pensando al futuro? Secondo te che suono ci sarà?

Non mi permetto di sapere il suono del futuro ma vi posso anticipare che saranno contenute queste parole nelle prossime composizioni di AGA: immagini, cover, natura collaborando non da band ma da producer. Al momento sembra una risposta criptica ma strada facendo scoprirete il significato di questi termini che saranno contenuti nel prossimo lavoro.

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